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CHIVASSO – Il Movimento 5Stelle ha risposto alle affermazioni del Sindaco Libero Ciuffreda, sulle proteste dei cittadini esplose mercoledì scorso, 29 ottobre, di fronte al Comune, dove si dovevano riunire i Sindaci del Bacino 16.
“Siamo stati insultati e minacciati, questo non è il modo per far conoscere il proprio dissenso, non è democrazia – ha affermato Ciuffreda, il giorno successivo tramite comunicato stampa – ben riconoscibili e riconducibili ad alcuni gruppi appartenenti ai centri sociali, pochi erano i chivassesi. Una trentina di persone si sono radunate di fronte a Palazzo Santa Chiara, in attesa che arrivassero i sindaci dei Comuni del Bacino 16, invitati per la presentazione del progetto a Rifiuto Zero (WastEnd). Doveva essere un confronto su temi importanti per il nostro territorio. I sindaci sono pubblici ufficiali e non è lecito impedirne le funzioni. Gli insulti e le minacce non ci intimidiscono. Ricordo a tutti che questa giunta si è insediata nel pieno delle inchieste Minotauro e Colpo di Coda, non temiamo né insulti né minacce. Ho l’onore e l’onere di guidare questa amministrazione – ha aggiunto Ciuffreda – e questa città nel modo più trasparente, equo e giusto possibile. Le azioni dei manifestanti sono state inqualificabili e inopportune. Tutti i documenti inerenti la questione Rifiuti Zero (WastEnd) sono pubblicati sul sito del Comune, non c’è nulla di segreto. Sono inaccettabili le modalità della protesta, non appartengono alla democrazia”.
Nella piazza antistante il Municipio, la sera della protesta, sono arrivati anche i Carabinieri.
“Le forze dell’ordine stanno raccogliendo video e audio della manifestazione, acquisendo dati per formulare eventuali ipotesi di reato – ha aggiunto il sindaco di Chivasso -. Si tratta di una cosa grave che non potrà passare inosservata. Se qualcuno ha violato la legge sarà perseguito”.
Poi un accenno all’incendio della settimana precedente: “Mi hanno portato degli ortaggi, quasi fosse stata colpa mia l’incendio. Ricordo che l’incendio è stato di verosimile origine dolosa e mi auguro che tra i presenti, l’altra sera, non ci fosse proprio il responsabile o il mandante. Oltre ad esserci personaggi ben noti dei centri sociali e antagonisti, c’erano anche, è questo e semmai più grave, il segretario di Rifondazione Comunista che non ha in alcun modo manifestato l’intenzione di dissociarsi. In democrazia – ha concluso Ciuffreda – vince la maggioranza e non chi urla di più. E fino a che sarò io il Sindaco di questa città, perderanno sempre coloro che non usano metodi di confronto civili”.
Di diverso parere il Movimento 5Stelle, che ha inviato un comunicato stampa, a firma di Mirko Busto (Deputato VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici), Giorgio Bertola (Capogruppo Consigliere della Regione Piemonte) e Marco Marocco (Consigliere Comunale Città di Chivasso) in risposta a quello del primo cittadino, pubblicato integralmente qui di seguito:
“La sera di mercoledì 29 ottobre, – scrive il Movimento – un centinaio di cittadini si è radunato nel cortile esterno di Palazzo Santa Chiara, sede del Comune di Chivasso , in attesa che arrivassero i Sindaci dei Comuni del Consorzio di Bacino 16 invitati dal sindaco per presentare il progetto “Wastend – L’officina del futuro”. Nel comunicato stampa diffuso due giorni dopo, il Sindaco si lamenta e afferma di essere stato “insultato e minacciato”, nonostante la sua amministrazione si sia sempre comportata nel modo più trasparente, equo e giusto possibile. Vien da pensare: ma che ingrati questi cittadini che protestano invece di restare affascinati da tanta trasparenza e condivisione?
Caro Sindaco, deve sapere che i cittadini che hanno protestato mercoledì sera, sono la conseguenza delle azioni della sua amministrazione per niente trasparente, iniqua e ingiusta. Basta andare sul sito del Comune per comprendere come e quanto siano stati informati i cittadini sul progetto WastEnd… informati con depliant pubblicitari della SMC! Avete mentito ai cittadini sulla chiusura della discarica, sull’esistenza del progetto WastEnd, e quando la Regione ha chiesto quale cava si voleva bonificare – ci riferiamo al progetto “Da ponte a ponte” lungo il Po – avete dimenticato l’unica cava che fa paura ai cittadini: quella di Frazione Boschetto! E ora vi lamentate se i cittadini protestano della vostra poca trasparenza e ingiustizia? E’ dal 22 gennaio 2014 che aspettiamo di prendere visione del progetto WastEND e ora, grazie a questa amministrazione trasparente come l’acqua sporca, il progetto è saltato a piè pari in Provincia per l’autorizzazione! Avete beffato tutti e avete ingannato i poglianesi e i montanaresi. Semplici cittadini che da 30 anni vivono a poche decine di metri dalla discarica. Cittadini che hanno sperato che questa amministrazione fosse più sensibile nei loro confronti, e che invece hanno trovato la fregatura dal solito gruppo di politicanti ambiziosi e spietati che non si sono fermati di fronte a nulla.
Se vai in mezzo ai cittadini di Pogliani la delusione e lo stupore si sente: “L’ho anche votato, è un medico, un oncologo, speravo che capisse….”. Hanno ingannato i cittadini usando facendosi scudo della Consulta Ambientale: un piccolo gruppo di addetti ai lavori e di attivisti tenuti anch’essi allo scuro fino all’ultimo giorno. Tutto questo è già molto grave in termini di democrazia e trasparenza tradite. Lo è ancora di più visto tutto questo sulle spalle dei residenti: gente che vive nel timore di ammalarsi, che si sente in trappola perché da anni non riesce più a vendere la propria casa per trasferirsi, che ha assistito ai diversi incendi (2002, 2003, 2008, 2014..) , all’arrivo del nerofumo di Pioltello, alle irregolarità come i pozzetti di captazione di biogas scollegati, la cantina saltata in aria, le falde inquinate e la bonifica che deve partire dal 2005 e non arriva mai. Questi sono cittadini e qualcuno di loro ci ha creduto nel medico oncologo e sono rimasti sconvolti dalla arroganza e spietatezza di un manipolo di uomini e donne che, tra i cittadini e SMC, hanno scelto SMC, cioè Waste, cioè Kinexia, cioè Colucci. Cioè il potere, la carriere politica, la spocchia, la notorietà… Il mattino dell’incendio il Sindaco dottore era sul posto a farsi fotografare accanto all’amministratore delegato di SMC.
Mentre all’insalata dei residenti ci ha pensato dieci giorni dopo e senza avvisare i sindaci dei comuni limitrofi. Anche questi ultimi “fregati” perché invitati proprio mercoledì sera per la presentazioni del progetto WastEnd mentre il progetto è stato presentato il giorno dopo in Provincia: quale contributo o consiglio o osservazioni avrebbero potuto fare i Sindaci? Era già tutto deciso! Anche i Sindaci sono stati presi in giro insieme ai cittadini che in questi mesi hanno partecipato alla farsa della Consulta Ambientale e come i poglianesi in tutti questi anni. Ci attiveremo a tutti i livelli istituzionali: comunale, metropolitano, regionale e nazionale per impedire che questa “vostra” democrazia e trasparenza porti altra distruzione in un territorio come quello del chivassese. Senza tregua!”
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