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CANAVESE – Botta e risposta tra Luigi Ricca, Presidente A.n.p.c.i (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia) Provincia Torino e il Movimento Cinquestelle, sulle imminenti elezioni per la Città Metropolitana.
Tutto nasce da un comunicato pubblicato dall’A.n.p.c.i a firma di Ricca, nel quale invita a votare “scheda bianca”. Ecco il comunicato:
“Caro Sindaco,
Domenica 12 ottobre in undici centri della provincia si terranno le elezioni per la Città Metropolitana, il nuovo ente che di fatto sostituirà nel nostro territorio la Provincia di Torino.
E’ fuor di dubbio che l’istituzione della Città Metropolitana rappresenti una opportunità che rafforza i territori che la costituiscono, essendo ente territoriale di area vasta con finalità istituzionali e possibilità di attingere risorse rafforzate rispetto alle Province. Che l’intero territorio della Provincia di Torino si trasformi in Città Metropolitana non deve quindi scandalizzare. Non bisogna farsi ingannare dal nome, è la sostanza che conta.
Quello che invece non convince affatto è la ricetta votata dal Parlamento per la “Governance” dell’area vasta, che è tutta imperniata sul ruolo preponderante del Capoluogo (e dei Comuni più grandi) con regole di attuazione che rafforzano il suo potere a scapito della reale possibilità di incidere sulle scelte da parte dei Sindaci della Città Metropolitana, in particolare dei Piccoli Comuni, che di solito rappresentano territori molto estesi e strategici.
Gli incontri avvenuti nel nostro Direttivo, le riflessioni maturate, ci hanno portato a redigere un documento da cui abbiamo tratto un “bignamino” che uniamo alla presente per riflettere con voi sulle questioni che ci portano a votare con SCHEDA BIANCA.
Ti invito a una attenta lettura, ti chiedo possibilmente di discutere di questo documento con i tuoi Assessori/Consiglieri affinchè quello che noi proponiamo possa essere il più possibile condiviso e partecipato e possa diventare davvero un messaggio di attenzione per coloro i quali si apprestano a diventare i componenti del Consiglio metropolitano che entrerà in carica dal prossimo 1 gennaio.”
Non tarda ad arrivare la risposta del Movimento Cinquestelle, esternata tramite una lettera aperta inviata direttamente al Presidente del Direttivo Provincia di Torino A.n.p.c.i :
“Liberi Amministratori, il 12 OTTOBRE si vota per la Città Metropolitana di Torino.
PD e FI avevano deciso da tempo di presentarsi insieme (e in sordina) con una lista unica per poter piazzare 18 consiglieri scelti dalle due segreterie di partito per i 18 seggi del nuovo Consiglio Metropolitano.
Noi abbiamo deciso di presentarci con il nostro simbolo perché cosi facciamo da sempre, non da oggi: a partire dai piccoli comuni d’Italia fino al parlamento Europeo. Abbiamo deciso di partecipare a questa fase costitutiva per non delegare al partito unico scelte importanti per tutti i cittadini, come la scrittura di uno Statuto il più democratico e partecipato possibile.
Certo, si può anche pensare di non votare o di consegnare scheda bianca per protesta… per poi lamentarsi del crescente astensionismo anche nelle consultazioni amministrative?
Noi pensiamo che i piccoli comuni debbano partecipare a questo processo democratico che è la stesusa dello Statuto della Città metropolitana. Noi ci crediamo a tal punto da impegnarci nel coinvolgere il maggior numero di amministratori comunali della provincia nelle scelte che saremo chiamati a fare nel Consiglio metropolitano, senza guardare il suo colore politico. Alcune modifiche dovranno essere affrontate in Parlamento e noi siamo è presente anche li.
Riteniamo strategico battersi in Consiglio Metropolitano affinché nello Statuto:
• sia data allo Conferenza Metropolitana dei Sindaci la possibilità di dare un PARERE VINCOLANTE (e non consultivo);
• sulle attività della Città Metropolitana e sul BILANCIO;
• siano create le Commissioni all’interno del Consiglio e alla Conferenza Metropolitana dei sindaci con potere deliberativo;
• ci attiveremo in Parlamento con i nostri portavoce per escludere dal patto di stabilità i comuni con meno 5000 abitanti (proposta già depositata).
Saremo strumento di partecipazione, sincera e diretta a tutte le scelte e le proposte derivanti dalla Città Metropolitana, nulla sarà portato e/o votato in Consiglio senza aver ascoltato la voce dei territori. Tutto sarà sempre condiviso, dibattuto in sedute pubbliche o in rete prima di esprimersi sul piano istituzionale, come nello stile del Movimento.
Quanto proporremo sarà sempre frutto di questa condivisione, indipendentemente dall’appartenenza politica.
Le buone idee non hanno colore politico, quindi non limitarti a contare le nostre stelle, è insieme che contiamo.”
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