AOSTA – 17 arrestati, 66 indagati, decine di perquisizioni, 23 chili di cocaina purissima sequestrati insieme a migliaia di euro, auto, telefoni cellulari e navigatori satellitari. Il valore complessivo è pari a circa due milioni e mezzo di euro.
Nasce a fine 2011 ad Aosta l’indagine che i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria dello stesso capoluogo hanno terminato in questi giorni, smantellando un’associazione a delinquere formata interamente da albanesi, tutti residenti nel Nord-Italia, che si è fatta velocemente largo nel panorama dello spaccio di cocaina nell’Italia centro-settentrionale attraverso un sistema di importazione e successiva consegna diretta attraverso sms codificati: “o shoku ne oren 9 kam prenotuar fushen e futbollit. Shihemi atje per te luajtur” (amico, alle 9 ho prenotato il campo di calcio. Ci vediamo lì per giocare).
I distributori consegnavano i panetti di cocaina purissima da un chilo ciascuno, contraddistinti da una sigla impressa con pennarello nero dal fornitore e concordata in fase di pagamento della partita di droga, che sarebbe necessariamente dovuto avvenire a monte.
In collegamento diretto con i propri fornitori, connazionali residenti in Belgio e Olanda, i soggetti arrestati hanno risposto con estrema sollecitudine all’imponente domanda italiana di cocaina, gestendo con altrettanta abilità imprenditoriale la mappa della
distribuzione sul nostro territorio. Numerosissime intercettazioni telefoniche, ambientali, appostamenti e pedinamenti hanno costituito la rete del lavoro di squadra che le Fiamme Gialle del Nucleo aostano hanno concluso sotto la direzione investigativa della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino.
I finanzieri hanno sequestrato la partita di cocaina più consistente, pari a circa 14 chili, nascosta in un autoarticolato proveniente dall’Olanda, pedinato e fermato sull’autostrada. Il conducente è stato naturalmente arrestato.
Perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti ad Aosta, Torino, Lodi, Vigevano, Vipiteno e La Spezia.
Il Nucleo di Polizia Tributaria sta tracciando i flussi di denaro frutto del traffico internazionale, in modo da aggredire il patrimonio illecitamente accumulato dagli appartenenti all’organizzazione criminale.
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