DORA BALTEA – Conclusi i campi di volontariato organizzati da Legambiente.
Questi campi, organizzati ormai da parecchi anni dal Circolo di Legambiente Dora Baltea, hanno lasciato come sempre una traccia non solo nelle persone che vi hanno partecipato ma anche in alcuni luoghi del Canavese.
Rimesso a nuovo il parco giochi di Andrate, ripristinati dei sentieri su per i monti di Quincinetto e, con il prezioso aiuto di Serra Morena, è stata realizzata la segnaletica dei laghi in zona Chiaverano.
Percorrendo i sentieri dell’area dei 5 Laghi che da Ivrea di sviluppano sino a Chiaverano ci si rende conto del lavoro realizzato dai volontari dei campi di Legambiente negli anni: sentieri puliti e facilmente praticabili per ammirare le suggestive bellezze di questo ambiente, la cui fruizione da oggi è agevolata dalla segnaletica fatta da cartellini gialli affissi in occasione dell’ultimo campo di volontariato realizzato a Chiaverano.
“Una terra da amare e rispettare – dichiara Aldo Zanetta – con entusiasmo ho partecipato e dedicato il mio tempo libero per contribuire a valorizzare questa area. Abbiamo reso accessibili alcuni belvedere straordinari per ammirare il paesaggio dell’Anfiteatro Morenico, con il pensiero rivolto a Riccardo Avanzi che ci ha insegnato ad apprezzarlo e tutelarlo.”
“Legambiente – interviene Marilisa Schellino – è da sempre interessata alla valorizzazione delle ricchezze e delle identità culturali collinari e montane. Per questo motivo anche quest’anno abbiamo aderito come Circolo alla campagna Carovana delle Alpi, che ha l’obiettivo di difendere e valorizzare territori ricchi di storia e di risorse naturali e culturali spesso sfruttati e abusati da attività umane poco lungimiranti. Nel nostro territorio è presente una costellazione di piccoli centri in cui si concentra una straordinaria bellezza di tradizioni e ambiente naturale, tessuta nei secoli con abilità artigianale e sapienza contadina”.
I campi di volontariato sono anche questo. Far conoscere la bellezza delle aree montane, puntando sulla qualità ambientale e sulla valorizzazione delle tipicità locali, proponendo politiche di sviluppo sostenibile e di riconversione ecologica dell’economia.
I volontari hanno vissuto la scoperta diretta degli ambienti montani, della biodiversità, ma anche delle culture che li abitano, attraverso escursioni e interventi di tutela, riqualificazione e valorizzazione.
I campi nazionali e internazionali, organizzati ad Andrate, Chiaverano e Quincinetto, sono iniziati il 1 luglio e si sono conclusi il 6 agosto. Circa 70 i giovani coinvolti tra i 16 e i 26 anni provenienti da tutto il mondo, dalla Turchia alla Russia, dalla Serbia all’Olanda, dalle diverse località italiane. Un’esperienza iniziata in Canavese nel 2005: 10 anni di accoglienza, centinaia di persone che sono arrivate in Canavese da tutto il mondo per mettere a disposizione del territorio e delle comunità, energie, lavoro e competenze, ma anche una forma di aggregazione per i giovani locali che nel corso di tutto l’anno mantengono i contatti e si ritrovano sistematicamente per pianificare e organizzare l’accoglienza e il lavoro di altri giovani che arriveranno nell’estate.
Le tipologie di lavoro sono state diverse: dal tracciamento di nuovi sentieri in alta montagna, alla risistemazione di quelli già esistenti, dalla manutenzione all’abbellimento di strutture pubbliche.
Ma non solo lavoro; nel tempo libero sono state svolte attività come escursioni in montagna, partecipazione alle feste locali, biciclettate al lago e lezioni di arrampicata su roccia: ottimi modi per conoscere meglio le ricchezze paesaggistiche della zona e per contribuire a creare un gruppo unito tra i volontari locali e quelli provenienti da altre realtà.
I volontari sono stati ospitati in strutture del Comune e le amministrazioni comunali hanno contribuito sia economicamente con la copertura di parte delle spese. Per i campi del 2014 c’è stato anche il sostegno della Fondazione CRT con il quale è stato possibile realizzare la segnaletica dei sentieri ripristinati, non solo nel territorio di Chiaverano, ma anche in quello di Quincinetto.
Un’esperienza che lascia un segno tangibile nei territori e nelle persone. Un campo di volontariato rappresenta una grande opportunità di arricchimento culturale e di apertura mentale, sia per i ragazzi che giungono da tutto il mondo, sia per la comunità locale: un investimento in rapporti umani che ogni anno dà i suoi frutti. Il volontariato è vissuto come scambio di energie umane, come amicizia e socializzazione, come scambio di culture diverse.
“I campi – conclude Mimmo Pignataro, Presidente del Circolo Legambiente Dora Baltea – per il gran numero di persone che coinvolgono rappresentano un ottimo luogo dove parlare di sostenibilità ambientale, dove diffondere una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente attraverso azioni concrete e per ricordare a tutti l’importanza di uno stile di vita più ecofriendly, perché ogni nostra azione ha un impatto sull’ambiente. Abbiamo aderito – continua Pignataro – alla campagna mondiale Energy Free Day. Un giorno senza elettricità sperimentata contemporaneamente, il 26 luglio, in molti campi di volontariato nel mondo, per tenere alta l’attenzione su una delle maggiori emergenze ambientali che sta interessando l’intero pianeta: i mutamenti climatici. Ribadendo, per quanto riguarda l’Italia, la richiesta di un maggiore impegno del Governo italiano nell’adottare una politica energetica che punti ad una forte espansione delle fonti rinnovabili abbandonando una volta per tutte l’inutile strada delle fonti fossili”.
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.