TORINO – Durante la perquisizione in una cella del carcere di Torino nella quale era detenuti due cittadini albanesi, sono stati trovati due telefoni cellulari.
A darne notizia è il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che chiede all’amministrazione penitenziaria “interventi concreti per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani, dotando quindi i Reparti di adeguata strumentazione tecnologica “.
Secondo il segretario generale del Sappe, Donato Capece, chiede di “schermare” gli istituti penitenziari e di dotare tutti i reparti di appositi rilevatori di telefoni cellulari “per ristabilire serenità lavorativa ed efficienza istituzionale, anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari”.