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CANAVESE – Sono 50 le liste civiche in 50 Comuni montani che hanno scelto il simbolo Alpes, aderendo al manifesto e al progetto nato alcuni mesi fa da un gruppo di amministratori cuneesi e torinesi.
Le liste, individuabili dal tondo bianco e rosso e una serie di personalizzazioni, si presenteranno alle elezioni il 25 maggio. Il progetto Alpes è andato oltre il Piemonte, con alcuni Comuni lombardi e liguri che hanno individuato nella rete un motore di relazione e interazione. Era proprio questo l’obiettivo di Alpes, acronimo di Autonomia, Libertà, Partecipazione, Energia, Sussidiarietà, presentato a Torino sabato 8 marzo e poi in altri otto incontri in diverse province piemontesi. Oltre mille gli amministratori che vi hanno partecipato.
Subito dopo le elezioni del 25 maggio, i promotori di Alpes invieranno ai colleghi sindaci e amministratori neoeletti il manifesto e una bozza di delibera da approvare in Giunta o in Consiglio.
«Lo stesso testo sottoscritto un mese fa da oltre cinquecento candidati – affermano i promotori di Alpes – potrà dunque diventare una piattaforma di lavoro condivisa con i cittadini. I punti sui quali agire in rete sono chiari: diritto al lavoro, parità di servizi, promozione e tutela dell’ambiente, democrazia partecipata, adeguata rappresentanza nelle istituzioni, valorizzazione delle identità storiche, superamento del municipalismo e del campanilismo, economia dinamica, capacità di attrarre investimenti di imprese e progetti europei. Proprio su quest’ultimo tema – proseguono – abbiamo molto da fare. Si apriranno infatti in autunno i primi bandi della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Questa volta non possiamo illuderci di agire ciascuno individualmente, di correre soli o accompagnati dai grandi centri che drenano le risorse per le loro necessità, diverse dalle nostre. Non dobbiamo perdere tempo e dobbiamo concentrare gli sforzi progettuali su interventi che generino sviluppo e posti di lavoro. Siamo in una fase decisiva, dopo anni di politiche e scelte sbagliate, dalle quali avevamo messo in guardia le istituzioni, senza essere ascoltati. Il Piemonte sia consapevole che i nostri territori montani sono luogo vero di crescita. Luoghi dove prevalgono l’autonomia, la libertà, la partecipazione, l’energia, la sussidiarietà. Alpes ce lo insegna.»
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