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CRONACA – TORINO: Assolti in appello dall’accusa di riciclaggio “perché il fatto non sussiste” Rosario e Luigi Marando, a processo per l’eredità di Pasqualino, boss della ‘ndrangheta piemontese, fratello del primo e padre del secondo, scomparso nel 2001.
I due erano stati condannati in primo grado rispettivamente a tre anni e mezzo e a due anni con l’accusa di avere investito la somma in attività illecite tra cui alcune società attive nella zona del basso Canavese. Il loro legale, Wilmer Perga, aveva invece sostenuto che non si potesse parlare di riciclaggio di una somma che i magistrati ritenevano ottenuta tramite un reato, se si presuppone che avessero partecipato al reato stesso. Impostazione accolta dalla Corte d’appello che ha disposto la riconsegna dei beni sequestrati loro nel corso dell’indagine.
È stato invece condannato Domenico Marando, fratello di Pasqualino e Rosario (quest’ultimo già condannato all’ergastolo per quattro omicidi). Assolto anche lui per il reato di riciclaggio, (per il quale in primo grado gli erano stati inflitti cinque anni di reclusione), ma dovrà comunque scontare tre anni per la ricettazione di 300mila euro.
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