CASELLE – AGGIORNAMENTO – Svolta nell’indagine sul delitto di Caselle.
Giorgio PalmieriI Carabinieri hanno fermato nella notte il presunto autore della strage: si tratta di Giorgio Palmieri, un torinese, pregiudicato di 56 anni.
L’uomo, accusato del triplice omicidio, è il convivente dell’ex domestica di casa Allione.
Palmieri avrebbe confessato. Ora è al vaglio degli inquirenti anche la posizione dell’ex domestica.
L’uomo si era recato a casa Allione con lo scopo di rubare alla famiglia in cui fino a qualche mese fa aveva lavorato la sua convivente come domestica. Ha portato via dalla villetta della famiglia Allione 100 euro. Palmieri, che con la famiglia Allione aveva un debito di 500 euro, si sarebbe procurato il tagliacarte prima di recarsi nella villetta della strage anche se sostiene che l’omicidio non fosse premeditato. Ancora in corso le ricerche dell’arma del delitto. L’arrestato ha ammesso di avere gettato via la tazzina del caffè ritrovata ieri.
Caselle: proseguono le indagini
CASELLE – Sono proseguiti fino a tarda sera, nella caserma dei Carabinieri di Caselle, gli interrogatori sul triplice omicidio scoperto domenica nella villetta della famiglia Allione.
Dopo avere ascoltato nel pomeriggio Maurizio Allione, il figlio ventinovenne della coppia trovata morta in casa insieme con la nonna, i militari hanno ascoltato di nuovo anche la fidanzata Milena, 24 anni, e due amici.
Gli investigatori stanno cercando di chiarire le circostanze in cui è maturato il delitto e gli alibi dei due giovani (il figlio e la fidanzata), che finora hanno retto. Ieri erano stati trovati in un fosso vicino alla casa, anche alcuni oggetti (tazzine) appartenenti alla famiglia Allione e un guanto in lattice.
Oggi il pm Fabio Scevola affiderà l’ incarico per l’autopsia delle tre vittime. E’ possibile che l’esame venga svolto già nel pomeriggio, almeno su uno dei cadaveri. Il riscontro è particolarmente importante in quanto dovrebbe permettere di stabilire con precisione quando è avvenuto il triplice omicidio. Finora, infatti, il primo esame sommario dei corpi aveva stabilito solo che il delitto fosse avvenuto almeno 24 ore prima del ritrovamento di domenica mattina. Non è ancora stata recuperata l’arma del delitto.
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