TORINO – Il tavolo sul futuro di Abit avvenuto ieri negli uffici dell’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte è risultato nuovamente avere carattere interlocutorio. L’azienda ha ribadito che sono in essere trattative, ma non ha certezze sul loro esito né sulle tempistiche.
Presenti al tavolo tutte le Istituzioni interessate: Regione Piemonte, Provincia di Torino e i Comuni di Torino e Grugliasco. Le stesse, oltre a ribadire la propria disponibilità a sostenere eventuali imprenditori che vogliano garantire il proseguo dell’attività produttiva, hanno anche dimostrato come in queste settimane si siano mosse concretamente per agevolare la chiusura di accordi. In primis in ambito urbanistico.
“Stiamo lavorando tutti insieme per garantire che Torino continui ad essere centro d’eccellenza nella trasformazione del latte e che possa ancora contare su un marchio storico che non può scomparire. Siamo molto preoccupati però che i conferitori piemontesi possano uscire penalizzati da questa vicenda. Abit è e deve continuare ad essere un marchio piemontese. Anzi l’auspicio è che qualsiasi trattativa garantisca ancora di più che il prodotto sia totalmente made in Piemonte: a tutela della qualità e dell’occupazione locale”. A dichiararlo Claudia Porchietto, assessore al Lavoro della Regione Piemonte.
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