CASTELLAMONTE – Non tutti i Sindaci sono d’accordo con la proposta di piano finanziario, che Paolo Foietta (Ato-R) ha presentato loro, in presenza di due rappresentanti del Consorzio Canavesano Ambiente (Onorino Freddi, anche Sindaco di Oglianico, e Aldo Raimondo), lunedì scorso, 5 agosto, presso il Comune di Castellamonte.
«Forse non avete recepito, – ha replicato ai Sindaci Paolo Foietta – Ato è intervenuta per sbloccare la situazione, perché se si va avanti così, non si sblocca e il servizio continua a peggiorare, perché Asa non ha più liquidità per poterlo svolgere.»
Il piano finanziario prevede quattro fasi distinte in dieci mesi, tenendo conto dell’attivazione del servizio da parte di TeknoService, dal 1 settembre.
La prima fase, a carattere transitorio, riguarda i quattro mesi che intercorrono dal 1 settembre a fine anno: il modello attuale di raccolta resterà invariato (persistenza della raccolta di tipo stradale e parte del bacino); nei sei mesi successivi è previsto l’avvio di nuovi servizi porta a porta, che verranno attivati con cadenza bimestrale: per l’area della comunità montane, per l’area Comunità Montana Alto Canavese e per l’area di pianura dei restanti comuni che ancora oggi hanno la raccolta stradale.
“Il canone annuo a TecknoService è di circa 8,2 milioni di euro, – si legge nella premessa del piano di lavoro – tenendo conto che i ricavi per vendita materiali recuperabili sono introitati dall’appaltatore stesso. Invece i costi di smaltimento dei rifiuti ingombranti e del trattamento del verde, saranno di competenza delle singole amministrazioni”.
«Il piano finanziario dovrà essere approvato in Giunta e ratificato in Consiglio entro il 1 settembre – ha proseguito Foietta – in modo da poter permettere a TeknoService di iniziare l’attività.»
Se durante la riunione gran parte dei Sindaci presenti in sala (in tutto erano circa 35) si sono dichiarati concordi («Basta che facciamo in fretta e riprenda il servizio» ha commentato Beppe Pezzetto Sindaco di Cuorgnè), altri hanno manifestato il loro pieno dissenso alla proposta.
«Frassinetto è un comune piccolo. – Ha tuonato il primo cittadino Marco Bonatto Marchello – Non capisco dove siano stati presi e quanto possano essere attendibili i dati relativi al numero di abitanti equivalenti, in ogni caso le cifre sono troppo alte. Non ha senso.»
Il “numero di abitanti equivalenti” proviene dai dati di censimento raccolti dalla Regione Piemonte, considerati dall’Ato-R la base che meglio si presta per effettuare i calcoli.
Anche il Sindaco di Ribordone ha rimarcato il proprio rifiuto al piano, perché «si paga troppo.»
Secondo il piano proposto, relativo soltanto ai restanti mesi del 2013, la cifra viene calcolata per 8/12 in base al canone attribuito a ogni singolo comune nel 2012, rilevato su comunicazione dell’Amministrazione Straordinaria di Asa, a cui si aggiungono per 4/12 la ripartizione tra i Comuni del nuovo canone, calcolato tenendo conto dei costi del servizio di raccolta in base all’effettivo livello di servizio; dei costi di smaltimento dei rifiuti ingombranti e di trattamento del verde; di costi dei servizi aggiuntivi richiesti da ciascun comune (ad esempio lo “spazzamento”) e dei costi generali del servizio (ecocentro e personale amministrativo e tecnico).
Quindi Ingria sarà il comune con l’aumento più consistente: il 52% in più rispetto al vecchio canone, seguito da Forno Canavese (16%) e da Ribordone (13,9%); mentre Ceresole Reale risulterà essere quello che, sempre rispetto al vecchio canone, pagherà di meno: il 5,7%, seguito da Borgiallo (5,5%) e da Vidracco (4,9%).
«Questo è solo un piano transitorio – ha ribadito Foietta – si arriverà, tramite un processo di rilevazione dei dati e in base ai criteri di effettiva raccolta, a produrre un piano finanziario per il 2014 e uno per il 2015, quando si potrà dire di essere in pieno regime.»
Procedendo per date, la proposta di Ato-R prevede: entro il 15 settembre i comuni dovranno approvare un protocollo, siglato con TecknoService, di rilevazione dei dati di base, processo che dovrà essere concluso entro ottobre, con la costruzione di un data base sulle utenze. Entro novembre verranno definiti i criteri per i piani finanziari 2014; entro giugno 2014 si concluderà la rilevazione dei dati e dei parametri relativi al costo del servizio di raccolta e alla produzione delle diverse categorie merceologiche di rifiuto. Infine, entro settembre 2014, verranno predisposti i Piani finanziari sull’anno di servizio a regime, che verrà approvato entro novembre 2014.
Ora il piano finanziario verrà trasmesso al Consorzio Canavesano Ambiente, e i Comuni dovranno approvarlo entro il 1 settembre. Sarà la volta decisiva?
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