TORINO – Entro la fine di luglio le imprese piemontesi che vantano crediti scaduti nei confronti degli enti locali e che non hanno ceduto tali crediti alle banche otterranno in via prioritaria quanto dovuto.
Il Piemonte accelera infatti l’applicazione del decreto legge n.35 sullo sblocco dei pagamenti alle imprese, convertito in legge il 6 giugno scorso, ed ha già raggiunto con il Ministero l’intesa per ricevere l’anticipazione dei fondi, che ammontano in due anni a un totale di 1 miliardo e 107 milioni (447 per il 2013 e 660 per il 2014).
In questi giorni è atteso l’arrivo delle spettanze per il 2013. Solamente per gli enti locali (cui vanno i due terzi della somma anticipata) la cifra stanziata quest’anno è 299 milioni, di cui 81,8 per i Comuni, 134,2 per le Province, 9,6 per le Comunità montane, 64 per i Consorzi e 9,1 per le Agenzie di Mobilità Metropolitana. Su base provinciale si tratta di 126,1 milioni per Torino, 34,7 per Alessandria, 14,7 per Asti, 55,8 per Cuneo, 19,9 per Novara, 13,6 per il VCO e 12,1 per Vercelli. Per quanto riguarda Finpiemonte, i crediti sbloccati per il 2013 ammontano invece a oltre 102 milioni.
Grazie ad un apposito accordo siglato con Anci e Upi, non appena arriverà la tranche dei finanziamenti la Regione trasferirà le risorse agli enti locali, che perfezioneranno il pagamento alle imprese. Tutta l’operazione si concluderà in 30 giorni.
“Finalmente mettiamo un punto fermo su una questione di cruciale rilevanza per la vita delle nostre aziende, in certi casi per la loro stessa sopravvivenza – commenta il presidente della Roberto Cota – La Regione ha cercato di fare il possibile per velocizzare l’iter, consapevole della necessità immediata di immettere liquidità nel sistema economico e per agevolare così la ripresa. Ma non è un percorso che si completa ovviamente oggi, bensì un punto di partenza per rendere davvero efficiente la Pubblica amministrazione. Ne va della nostra competitività”.
“Questa operazione non crea nuova spesa e riguarda debiti pregressi, già verificati dalla Regione. Le spettanze vengono sbloccate attraverso un meccanismo di anticipazione che era certamente indispensabile – aggiunge il vicepresidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin – Il Piemonte è la seconda Regione italiana dopo il Lazio ad applicare gli effetti del decreto legge 35 e si distingue dunque positivamente in questo senso”.
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