BRANDIZZO – Sala consiliare gremita, venerdì scorso, a Brandizzo. Molti i cittadini che hanno partecipato all’assemblea pubblica organizzata dai due Gruppi Consigliari di Minoranza: “Progetto Comune – Brandizzo democratica” (Germana Boffo e Serena Sasanelli) e “Alternativa Civica” (Giuseppe Deluca e Leonardo La Rosa).
Diversi gli argomenti trattati scelti attraverso le segnalazioni dei cittadini sui social. Prima fra tutte la questione rifiuti e le tassazioni Tari, Tasi e Imu.
«Il Consiglio ha perso forza decisionale – ha sottolineato in apertura Germana Boffo, consigliere di Progetto Comune – quindi abbiamo pensato di fare qualcosa di più: informare i cittadini.»
«Dal 2005 è iniziato il porta a porta – ha introdotto il Consigliere di Alternativa Civica Giuseppe Deluca – e, inizialmente, Brandizzo era virtuosa. Poi c’è stato un calo e dal 70% siamo passati al 59% del 2014. C’è stato una diminuzione dei passaggi di raccolta che non hanno inciso molto sui costi: un risparmio di 47mila euro su un ammontare di oltre un milione e mezzo. La cosa grave che in tutte le assemblee convocate per i soci Seta, 29 Comuni, Brandizzo è stata quasi sempre assente. L’amministrazione ha partecipato a quattro assemblee su ventuno.»
Animati i cittadini in sala, che hanno ribadito lo scarso servizio e i costi sempre più elevati.
«C’è stato un rialzo dei costi – hanno proseguito Boffo e Deluca – e in questo c’è una grave anomalia: sono stati inseriti 200mila euro di tia mai pagata dal 2005 al 2012. In pratica paghiamo per chi non l’ha fatto.»
Deluca ha spiegato che, all’ultima riunione dei capigruppo, sono state presentate tre modalità futura di raccolta differenziata, che hanno lasciato la minoranza perplessa: conferire plastica e vetro nelle aree ecologiche senza porta a porta; conferire organico e indifferenziato nello stesso bidone; tutta la differenziata insieme con raccolta unica e selezione successiva, il che significherebbe tornare indietro con gravi danni per l’ambiente, inoltre necessiterebbe di un nuovo investimento economico da parte di Seta, le cui finanze presentano già un buco di 60 milioni di euro. Inoltre il destino di Seta è appeso a un filo: il nuovo socio privato, che è la stessa azienda che gestisce la discarica di Chivasso, non ha ancora presentato il piano finanziario.
«Quello che è mancato in Seta è stato il controllo – ha affermato il Consigliere Metropolitano Marco Marocco, invitato per parlare della neonata Città Metropolitana – sono stati chiesti i dati, ma non sono mai arrivati e ora, avendo un socio privato, decade l’obbligo di fornirli. Chivasso è piena di preventivi ma non si chiede qual è stato il costo effettivo, non ha mai ricevuto i consuntivi. Senza i dati tutto ciò che facciamo è inutile.»
Arrabbiati, amareggiati, delusi i cittadini, che si trovano a pagare bollette stratosferiche senza capirle.
Un assemblea che ha sollevato diverse problematiche: «Noi faremo da tramite tra voi e la maggioranza» ha rimarcato Deluca rivolto ai cittadini in sala.
Molta confusione anche per quanto concerne la Città Metropolitana. Confusione che Marocco ha cercato di dissipare, spiegando com’è e perchè è nata: «Per dare maggiore forza a una Torino che si presenta in Europa. Brandizzo, inserita nella zona del chivassese, ha qualche speranza. Se fosse rimasta nel settimese, dove era stata inserita all’inizio – ha concluso – sarebbe stata fagocitata dai centri più grandi.»
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